Ieri, alla Camera, bocciato l’odg di Fratelli d’Italia che ne chiedeva l’abolizione

«Siamo pronti ad alzare gradualmente il coprifuoco alle 23, fino a toglierlo del tutto». Così la ministra per gli Affari regionali, Maria Stella Gelmini, intervenendo in collegamento via web al Festival del Lavoro. Quello relativo al coprifuoco è un tema “caldo”, sul quale il mondo politico si è diviso: ieri un’ordine del giorno presentato alla Camera da Fratelli d’Italia, che ne chiedeva l’abolizione, è stato bocciato. Al voto, però, non hanno preso parte Lega e Forza Italia, suscitando qualche polemica tra il resto dei partiti della maggioranza. Il coprifuoco non sarà una misura permanente, ovvio. Ma la sua abolizione «dipenderà non tanto e non solo dalla politica, ma dai comportamenti di ciascuno di noi», ha sottolineato Gelmini, ricordando che, «al momento, il coprifuoco è stato fissato alle 22, ma il decreto contiene un meccanismo secondo il quale ogni 15 giorni c’è un’analisi sull’andamento dei contagi ma anche sull’andamento delle vaccinazioni». La ministra ha ricordato che «il virus non è sparito, è ancora presente, agisce anche attraverso le varianti e quindi la scelta che il governo Draghi ha fatto è stata quella di riaperture progressive, graduali in sicurezza», perché «il vero ristoro e il vero risarcimento è poter tornare a lavorare, è poter riaprire le attività economiche per garantire i posti di lavoro e per garantire un’economia che in molti settori è al collasso».