di Francesco Paolo Capone
Segretario Generale UGL

L’Italia considerata un Paese a rischio dagli Usa, non solo per il Covid, ma anche per pericolo terrorismo

Come se non avessimo già abbastanza gatte da pelare, tra questioni politiche, economiche e sanitarie, a peggiorare la situazione è arrivata anche la diplomazia statunitense, che nel sito dell’ambasciata e dei consolati Usa in Italia, ha “pensato bene” di inserire il nostro Paese fra quelli con livello di allerta sicurezza 4, il più alto, sconsigliando ai turisti americani di dirigersi qui. Non solo per i rischi legati al Covid, in Italia ancora presente, come anche in tutto il resto del mondo, puntando sul fatto che le vaccinazioni in America proseguono a ritmo serrato, con i sieri di produzione nazionale statunitense, mentre in Europa l’approvvigionamento di vaccini è più lento e complicato. Ma parlando anche di un fantomatico pericolo terrorismo, in base al quale in Italia esisterebbe «un rischio di lunga data rappresentato dai gruppi terroristici, che continuano a pianificare possibili attacchi. I terroristi potrebbero attaccare con poco o nessun preavviso, colpendo le località turistiche, gli hub dei trasporti, i mercati e i centri commerciali, le sedi dei governi locali, hotel, club, ristoranti, luoghi di preghiera, parchi, eventi culturali e sportivi, istituzioni educative, aeroporti e altre aree pubbliche». A meno che, e ci auguriamo vivamente che non sia così, l’intelligence Usa abbia informazioni che sfuggano ai nostri servizi di sicurezza, si tratta in realtà di un allarmismo completamente ingiustificato ed infondato, che però potrebbe portare a minori ingressi turistici, comportando ulteriori problemi ad un settore già in gravissima crisi. Eppure, leggendo le cronache internazionali, sembrerebbe più rischioso, paradossalmente, recarsi negli Usa dove, dopo il cambio al vertice della Casa Bianca, proseguono gli episodi di violenza. Ai danni dei neri, l’ultimo il 21 aprile, con l’uccisione di una ragazza afroamericana a colpi di arma da fuoco sparati da un poliziotto in Ohio – anche se il movimento Black Lives Matter sembra meno presente rispetto a quando c’era da contestare Trump – ma non solo. Si pensi al nuovo recente attentato avvenuto a Washington, dopo i disordini di gennaio. Stavolta un appartenente al gruppo “Nation of Islam” ha ucciso un poliziotto e ne ha ferito un altro. Oppure all’attacco, accaduto sempre pochi giorni fa, nei pressi di uno stabilimento Fedex a Indianapolis, dove un uomo, per ragioni ancora da chiarire, ha aperto il fuoco uccidendo otto persone. Però, nella lista nera ci siamo noi. Misteri dell’era Biden.

Di Maio e Lamorgese

L’allarme, rimasto in sordina e poco commentato dalla maggior parte delle testate, concentrate sugli altri temi di stretta attualità, non va in ogni caso sottovalutato. In attesa di maggiori informazioni per capire quanto ci sia di reale nell’allerta terrorismo in Italia lanciata dagli americani, sarebbe necessario un interessamento da parte del governo e in particolare dei ministri direttamente coinvolti: Luigi di Maio e Luciana Lamorgese, che non hanno commentato, finora, questa vicenda, che, invece, meriterebbe qualche chiarimento.