Sparisce la cassa in deroga; novità anche per la pesca, la Naspi e la Dis-coll

Una riforma complessiva che superi le discrepanze esistenti al momento. Questo era l’obiettivo che il ministro del lavoro e delle politiche sociali, Andrea Orlando, aveva esplicitato alle parti sociali all’inizio del suo mandato e che ora prova a concretizzare tracciando la cornice della riforma che vorrebbe presentare, al netto delle considerazioni che saranno espresse dal ministro dell’economia, Daniele Franco, e delle diverse sensibilità dei partiti che formano il governo Draghi. La riforma che Orlando ha presentato alle parti sociali prevede il superamento della attuale distinzione che poggia sui settori e sulla grandezza delle aziende, così da arrivare ad uno strumento unico nell’impianto, seppure con durata diversa. Il primo effetto sarebbe quello di cancellare la cassa integrazione in deroga, con il passaggio anche delle piccole imprese, quelle al di sotto dei cinque dipendenti, nella cassa ordinaria o straordinaria. Altra importante novità è rappresenta dalla introduzione di un ammortizzatore stabile per la pesca, come richiesto da tempo dalla stessa federazione di categoria della Ugl. In tutti i casi, sarebbe altresì previsto un incremento dei massimali, pure per i contratti di solidarietà. Sul versante della Naspi, il decalage sarebbe destinato a partire dal sesto mese, mentre aumenterebbe la durata della Dis-coll. Fondamentale infine l’aggancio con le politiche attive del lavoro.