È scontro sull’ora del coprifuoco: 22 o 23? La differenza c’è, eccome. In attesa del CdM in programma oggi alle 17, tra centro destra, Regioni e giallorossi è in atto un braccio di ferro. L’auspicio è che prevalga il buon senso

Alle 17 di oggi il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha convocato il Consiglio dei Ministri per l’esame del Decreto-Legge “Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19”. Non dà cenni di resa il braccio di ferro in atto tra chi, Lega, FI e Regioni, chiede lo spostamento di un’ora in avanti del coprifuoco – dalle 22 alle 23 – e chi, Pd e M5s, è deciso a lasciarlo invariato alle 22.00. Dichiarazioni di alcuni rappresentanti della maggioranza, soprattutto M5s e Pd, hanno anticipato che il coprifuoco resterà invariato alle 22.00. Tutto vero? Il presidente della Conferenza Regioni e del FVG, Massimo Fedriga, è inequivocabile: «C’è un’interlocuzione con il governo, la Conferenza delle Regioni propone di ampliare il coprifuoco di un’ora così da permettere alle attività di avere un minimo di respiro». Tant’è vero che il presidente (PD) della Regione Toscana, Eugenio Giani, intervistato a Radio anch’io su Rai Radio1, ha dichiarato: «Io sono per le 23, perché non è quell’ora che fa la differenza, però si dà vita alle nostre città». Non dello stesso avviso il presidente della Regione Lazio (PD), Nicola Zingaretti, che ha scelto di stonare nel coro dei suoi colleghi: «Coprifuoco alle 22 scelta giusta». Risentiti i componenti del Cts che, a quanto pare, sottolineano come la scelta del coprifuoco sia «sempre stata una decisione politica», hanno dichiarato all’agenzia Agi, sostenendo che mai il Comitato tecnico-scientifico è stato consultato su questo specifico aspetto. Persino Andrea Costa, (Noi con l’Italia) sottosegretario al ministero della Salute, è dell’avviso che «il coprifuoco spostato almeno di un’ora sarebbe una decisione di buon senso e mi auguro che ci sia ancora lo spazio per arrivare a questa scelta, che consentirebbe ai ristoratori e non solo, di poter dare un servizio migliore. Per quanto riguarda i contagi l’ora in più non penso possa provocare grandi spostamenti». Invece l’altro sottosegretario alla Salute (M5s), Pierpaolo Sileri, a Sky TG2 ribatte: «Aspettiamo 2 settimane». Se il vero derby non è tra “aperturisti” e “chiusuristi”, ma tra giallorossi e centrodestra, va detto che la partita dei primi è già persa. Non hanno calcolato che bisognerà fare i conti con il leader della Lega, Matteo Salvini: «Spero che vengano accolte queste richieste, perché votare qualcosa che va contro l’utilità comune e il buonsenso non mi va. Non me l’ha prescritto il dottore di votare per forza qualcosa di cui non sono convinto. Io sono leale al governo e mi fido assolutamente di Mario Draghi, noi siamo qui per aiutare qualche resistenza. Siamo al governo per riequilibrare un certo squilibrio da un punto di vista dell’assistenzialismo, del centralismo, dello statalismo».