Si attende la presentazione del nuovo Piano nazionale di ripresa e resilienza

Giornata di audizioni sul Documento di economia e finanza, approvato lo scorso fine settimana dal governo ed ora all’esame preliminare del Parlamento. Dopo il via libera delle Camere, il testo sarà inviato alla Commissione europea per le valutazioni del caso nell’ambito di quello che viene definito il semestre europeo. Mai come quest’anno, hanno osservato i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, le previsioni sull’andamento dell’economia appaiono complesse, viste le tante variabili in campo. Molto dipende, infatti, dalla reale efficacia dei vaccini: se la copertura degli stessi sarà assicurata per un lasso di tempo più che sufficiente, allora le prospettive di ripresa saranno più solide; viceversa, se già in autunno sarà necessario ripartire con la vaccinazione delle categorie più fragili, tutto diventa più complicato. Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno richiamato l’attenzione soprattutto sul tema del lavoro. In questi dodici mesi, i posti di lavoro sono calati di quasi un milione di unità e la prospettiva non appare buona, almeno nell’immediato. Il rischio maggiore è che si inizi una fase caratterizzata da lunghi periodi di disoccupazione o di inattività, vista anche la carenza di politiche attive. L’attenzione delle parti sociali è quindi rivolta sempre a Palazzo Chigi e al nuovo Piano nazionale di ripresa e resilienza che andrà a sostituire quello presentato a suo tempo dell’allora premier Giuseppe Conte.