Il principale problema dell’Italia è la bassa crescita

Il crollo dei cash flow delle imprese nell’ultimo anno crea un problema di liquidità che può diventare di solvibilità senza misure adeguate e che mettere a rischio la sopravvivenza anche delle imprese che prima della pandemia erano più solide. Così Confindustria nel corso delle audizioni preliminari sul Documento di Economia e Finanza 2021 di fronte alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, durante la quale ha anche ricordato come negli ultimi dodici mesi il numero degli occupati si sia ridotto di un milione di unità. Secondo l’associazione di categoria « il principale problema di lungo periodo riguarda la bassa crescita riflesso della bassa dinamica della produttività: in 20 anni l’Italia ha cumulato un ritardo di 20 punti percentuali rispetto alla Germania».