Massimo 500 euro al mese. Incentivo più lungo per le assunzioni nelle regioni del Mezzogiorno

La soglia massima di esonero contributivo per il datore di lavoro è, con riferimento alla paga mensile, di 500 euro; la soglia deriva dal fatto che la normativa fissa il 6mila euro annui il limite massimo dell’importo. Si ricorda che tale incentivo vale per tutte le assunzioni a tempo indeterminato di giovani, con le limitazioni individuate alla pagina precedente, effettuate nel biennio 2021-2022. Il valore giornaliero, per ogni giorno di fruizione dell’esonero, è di 16,12 euro. Naturalmente, nei casi di lavoro a tempo parziale, anche il beneficio deve essere proporzionalmente ridotto. L’Inps specifica altresì che nella determinazione delle contribuzioni oggetto dello sgravio è necessario fare riferimento alla contribuzione datoriale che può essere effettivamente esonerabile; non si applica quindi alla quota di contribuzione in capo al dipendente. Sono inoltre escluse alche aliquote contributive, come ad esempio, quella relativa allo 0,30% per la formazione continua e tutte quelle voci che non hanno natura previdenziale, essendo concepite come elementi di solidarietà alle gestioni previdenziali di riferimento. Rispetto alla durata della agevolazione, in legge di Bilancio sono individuati due percorsi. Nel primo caso, applicabile nelle regioni del centro-nord, la durata è di 36 mesi a partire dalla assunzione. L’esonero spetta per un periodo massimo di quarantotto mesi se la sede o l’unità produttiva è localizzata in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.