Così il presidente del Consiglio, annunciando l’allentamento di alcune misure restrittive a partire dal 26 aprile

«Si può guardare al futuro con prudente ottimismo e fiducia». Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo nel corso di una conferenza stampa, al termine di una cabina di regia, utile a tracciare la road map per le riaperture. Le decisioni prese sono «un rischio ragionato», ha assicurato il premier, aggiungendo che si tratta di «un rischio fondato sui dati che sono in miglioramento». Cosa è stato deciso, in sostanza? A riferirlo è sempre il presidente del Consiglio, spiegando che la cabina di regia «anticipa al 26 di questo mese l’introduzione della zona gialla», sospesa nelle scorse settimane, «ma con un cambiamento rispetto al passato nel senso che si dà precedenza all’attività all’aperto, anche la ristorazione a pranzo e a cena e a tutte le scuole, che riaprono completamente in presenza nelle zone gialla e arancione». L’allentamento delle restrizioni non prevede l’abbandono di alcuni accorgimenti: le mascherine per il viso e il distanziamento sono misure che resteranno in vigore e andranno «osservate scrupolosamente», ha ammonito Draghi. Fondamentale, oltre alla curva dei contagi, anche l’andamento della campagna vaccinale – «Va bene, con tante sorprese positive e qualcuna negativa», ha osservato il presidente del Consiglio – che procede a fasi alterne, in attesa di quel cambio di passo promesso a febbraio e che potrebbe concretizzarsi una volta ricevuto un numero sufficiente di dosi dalle aziende farmaceutiche. La situazione attuale consente qualche cambiamento anche per quanto riguarda gli spostamenti, che saranno consentiti tra le regioni di colore giallo e «con un pass tra regioni di colore diverso». Un passo in avanti che potrebbe essere quello definitivo verso il ritorno alla normalità: «Se le regole saranno rispettate, la possibilità che si torni indietro è molto bassa», ha detto Draghi, sostenendo che la campagna vaccinale garantirà una protezione sufficiente dal contagio in autunno. «Devo dire che finalmente dalla riunione della cabina di regia di oggi è prevalso un diffuso buonsenso», ha commentato il leader leghista, Matteo Salvini, rivendicando il ruolo della Lega nelle decisioni prese dall’esecutivo: «Con noi fuori dal governo, sarebbe prevalsa la linea di Roberto Speranza».