CdM: scostamento rinviato ma in arrivo. Il Paese chiede al Governo di sbilanciarsi di più. Gelmini: in settimana crono-programma per le riaperture. Presto il Cts inserirà le vaccinazioni per valutare colore Regioni. «Da evitare errori e di dover richiudere»

Il Consiglio dei Ministri, oggi durato meno di due ore, dovrà riunirsi nuovamente, forse già domani, in attesa che sia chiuso il Def (Documento di economia e finanza). L’obiettivo resta lo scostamento di bilancio a 40 miliardi di euro e di presentare un unico documento. Si è discusso se aumentare la richiesta di extradeficit, magari tenendo tutti i 40 miliardi per il Decreto Sostegni bis e riservando altri 5 miliardi per il finanziamento delle opere escluse dal Recovery plan. Quest’ultimo andrebbe all’interno del Def, parallelo al Pnrr (il Recovery Plan), andrà a finanziare tutti quei progetti che rimarranno fuori dal Piano perché superano la soglia dei 191,6 miliardi di euro di risorse destinate all’Italia dall’Ue. I progetti “extra” valgono circa 30 miliardi di euro e le attese sull’entità del fondo ad hoc sono appunto di tale portata, seppure con risorse spalmate su un arco temporale che potrebbe arrivare fino a 8 anni. Alla fine, la linea concordata in CdM sembrerebbe essere stata quella di chiedere uno scostamento complessivo di 40 miliardi, sempre in attesa dei numeri del Def, che disegnerà la cornice macroeconomica del prossimo triennio. Nel Documento si attende una revisione al ribasso della stima di crescita del Pil, tra il 4 e il 5% (il precedente Governo aveva stimato una crescita del 6% nel 2021), e un deficit tra il 10 e l’11%, sul quale incidono gli ultimi due scostamenti di bilancio richiesti, compreso quello in arrivo. Altri 40 miliardi, dunque, pari a circa due punti e mezzo di Pil: una boccata d’ossigeno per garantire alle aziende la liquidità, per dare altri ristori, parametrati su due mesi anziché su uno solo, soprattutto a chi è stato chiuso per limitare i contagi, e per abbattere alcuni costi fissi, dall’Imu agli affitti, per i settori più danneggiati dall’emergenza Covid. Ma anche per la ripartenza. Scostamento e Def devono necessariamente arrivare entro la settimana, anche per avviare l’iter del “via libera” dal Parlamento e procedere con il decreto Sostegni bis. E poi concentrarsi sugli ultimi dettagli del Recovery Plan, che dovrebbe essere discusso in Consiglio dei Ministri la settimana prossima. Piano che si va a sovrapporre al Piano nazionale di riforma che i governi sono chiamati ad allegare ogni anno al Def, per indicare a Bruxelles i progetti di riforma e rispondere alle raccomandazioni della Commissione per ogni Paese. Non c’è tempo da perdere, non solo perché anche quella odierna è stata un’altra giornata di protesta – a partire dai lavoratori dello spettacolo e agli organizzatori di concerti, che chiedono di aprire gli stadi non solo al calcio, al dossier scottante di Alitalia – ma perché il Paese è visibilmente allo stremo delle forze.