Al vaglio dell’esecutivo un piano per consentire una riapertura graduale delle attività, partendo da quelle all’aperto

Con la campagna vaccinale che procede a ritmi alterni sullo sfondo – è iniziata oggi la distribuzione alle Regioni di circa 1,5 milioni di dosi del vaccino Pfizer-BioNTech –, il governo è al lavoro sulle riaperture. Un tema molto caldo, specialmente considerando le decine di manifestazioni di commercianti, ristoratori e ambulanti in tutto il Paese, caratterizzate in alcune occasioni anche da forti momenti di tensione con le forze dell’ordine. Riaprire, ma in sicurezza. Questa è la linea da seguire indicata dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, e condivisa da tutte le forze politiche – opposizione inclusa –, al fine di garantire la ripartenza di tutti i settori economici, continuando a tutelare la salute di tutti. «La decisione sulle riaperture sarà presa probabilmente la prossima settimana dal Consiglio dei ministri», ha assicurato il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, intervenendo a margine dell’incontro con i rappresentanti di Fipe-Confcommercio. «Bar, ristoranti all’aperto con distanziamento sono i settori a cui una risposta va data presto. Poi pensare alle riaperture di quei settori che hanno bisogno di programmare», ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, ospite di 24 Mattino, in onda su Radio24, sottolineando che «già a fine mese ci possono essere le condizioni per alcune riaperture. Ha espresso un cauto ottimismo, anche il ministro della Salute, Roberto Speranza. «Premesso che tutto dipenderà dai dati, l’ipotesi di lavorare in modo particolare» sulle riaperture per attività «all’aperto è un’ipotesi che personalmente mi convince molto», ha ammesso, intervenendo a Porta Porta, in onda questa sera su RaiUno. «Poi dovremo chiaramente confrontarci con i nostri scienziati e con i nostri tecnici in sede di governo, ma tutti i dati che ho visto indicano che all’aperto c’è sicuramente una minore possibilità di contagio», ha aggiunto per poi concludere sottolineando che «la stagione della primavera inoltrata potrà aiutarci a recuperare alcune attività all’aperto».