Incombenze

Il successivo punto 14 chiarisce quali siano gli obblighi in capo al datore di lavoro nei casi in cui ci rivolga a strutture private in convenzione o agli ambulatori Inail. Il datore di lavoro direttamente, ovvero attraverso il medico competente, ove presente, comunica alla struttura sanitaria privata o alla struttura territoriale dell’INAIL il numero complessivo di lavoratrici e lavoratori che hanno manifestato l’intenzione di ricevere il vaccino. Sarà cura della stessa struttura curare tutti i necessari adempimenti che consentano la somministrazione, ivi compresa la registrazione delle vaccinazioni eseguite mediante gli strumenti messi a disposizione dai Servizi Sanitari Regionali.

 

Da sapere

La prima cosa da sapere è al punto 15. Se la vaccinazione viene eseguita in orario di lavoro, il tempo necessario alla medesima è equiparato a tutti gli effetti all’orario di lavoro; si tratta, quindi, di permesso retribuito. Altra cosa. Il punto 16, che chiude il protocollo, prevede che ai medici competenti ed al personale sanitario e di supporto coinvolto nelle vaccinazioni nei luoghi di lavoro sia offerto, attraverso la piattaforma ISS, lo specifico corso di formazione realizzato anche con il coinvolgimento dell’Inail che contribuirà altresì, in collaborazione con il Ministero della salute e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, alla predisposizione di materiale informativo.