Il leader della Lega chiede di procedere con le riaperture, ma il governo vuole prima vaccinare più persone possibili

«I dati» sui contagi «per fortuna sono in progressivo miglioramento, quindi, senza forzare come leggo su qualche giornale, minacciare o addirittura ricattare, riaprire tutte le attività economiche, sportive, sociali e culturali nelle zone non più a rischio è un dovere morale e civico». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, invitando il governo a riaprire laddove la situazione epidemiologica lo consente. Quello relativo alle riaperture è un tema molto “caldo” – negli ultimi giorni, ristoratori, ambulanti e commercianti hanno manifestato in diverse città – e centrale nell’agenda di governo: «Normale chiedere aperture: la migliore forma di sostegno all’economia sono le aperture, ne sono consapevole», ha ammesso ieri il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa. Prima, però, occorre vaccinare il maggior numero possibile di persone: nonostante la decisione del ministero della Salute di somministrare il vaccino AstraZeneca preferibilmente agli over 60, che costringe il governo a rivedere il piano iniziale – a Radio Anch’io, in onda su Rai Radio Uno, la ministra degli Affari regionali, Mariastella Gelmini, ha assicurato che la campagna vaccinale sarà riprogrammata «nel tempo più breve possibile» –, l’obiettivo fissato dal governo (500mila somministrazioni al giorno) è rimasto invariato e non ancora raggiunto. «Chi vaccinerà di più, riaprirà prima», ha assicurato Gelmini, confermando la linea tracciata dal premier (un appunto: il 15 aprile, alle ore 12, il ministro della Salute, Roberto Speranza, terrà un’informativa urgente alla Camera proprio sui vaccini). «Sul piano vaccinale bisogna correre, correre e correre», ha osservato Salvini, intervenendo al termine di un incontro con il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, a Roma. Un faccia–a–faccia utile a rinsaldare la collaborazione tra le due formazioni politiche che, seppure praticamente antitetiche, compongono l’attuale maggioranza e intendono proseguire su questa inedita strada: «Con la Lega andremo a elezioni su fronti contrapposti, ma in questo momento sosteniamo Draghi e lavoriamo insieme per il successo del governo, per far uscire l’Italia dalla pandemia, con le vaccinazioni e la ripresa economica», ha assicurato Letta.