I dati dell’Istat, a febbraio vendite al dettaglio in calo del 5,7% rispetto allo scorso anno

Secondo l’ultima analisi dell’Istat “I conti nazionali per settore istituzionale” relativa all’intero 2020, nonostante il sostegno delle misure anti-crisi, il reddito delle famiglie è diminuito del 2,8%, mentre la spesa per i consumi finali è scesa di quasi l’11%, portando ad un forte aumento della propensione al risparmio, salita al 15,8% dal’8,2% del 2019. Per la prima volta dal 2015 risultano in calo anche gli investimenti in abitazioni, scesi di 5,5 miliardi (-8,4%). Per quanto riguarda i consumi, l’andamento è osservabile anche dal resoconto sul commercio al dettaglio a febbraio, diffuso oggi dall’Istituto nazionale di statistica. Secondo le rilevazioni, le vendite al dettaglio sono aumentate del 6,6% in valore e del 7,2% in volume su base mensile, diminuendo però rispettivamente del 5,7% e del 7% rispetto al febbraio scorso. Il confronto annuo mostra come la flessione sia legata sia alle vendite di generi alimentari (-5,5% in valore e -5,6% in volume) che di beni non alimentari (-6% in valore e -7,8% in volume). Nelle tabelle sulle forme distributive si può osservare che nella grande distribuzione le vendite sono scese del 5,8% (con calo del 6,1% i prodotti a alimentari e del 5,2% per i non alimentari), mentre per le imprese operanti su piccole superfici il calo è stato del 7,6% (-2,9% alimentati e -9,1% per quelle non alimentari). Le vendite al di fuori dei negozi sono invece scese del 6,6%. Entrando nel dettaglio della grande distribuzione, per gli esercizi non specializzati l’Istat segnala un calo del 5,7% (-6,6% per quelli a prevalenza alimentari e un +3,4% per gli esercizi a prevalenza non alimentare). Negli esercizi specializzati la debacle annua è stata invece del 6,4%.