Da febbraio 2020 persi 945 mila occupati. Aumentano gli inattivi: +700 mila. Rispetto a un anno fa, il tasso di occupazione è più basso di 2,2 punti percentuali, quello di disoccupazione è più alto di 0,5 punti. Tasso di inattività stabile al 37,0%

Occupazione stabile rispetto a gennaio 2021, ma in drammatico calo rispetto a un anno fa. È un quadro a dir poco preoccupante, quello diffuso oggi dall’Istat: come dicevamo, a febbraio gli occupati sono sostanzialmente stabili rispetto a gennaio, ma sono crollati in un anno di ben 945.000 unità, pari al -4,1%. L’Istat ha visto anche su base tendenziale la crescita dei disoccupati (+21.000) ma, soprattutto, dato ancora più preoccupante, degli inattivi che arrivano così a oltre 700.000 unità in più. Il tasso di disoccupazione scende nel mese al 10,2% (-0,1 punti) e tra i giovani al 31,6% (-1,2 punti). Il crollo di posti di lavoro certificato in un anno, a febbraio 2021, ha iniziato tuttavia ad arrestarsi e quindi l’occupazione a stabilizzarsi, interrompendo il trend negativo che, tra settembre 2020 e gennaio 2021, aveva portato alla perdita di oltre di 410 mila occupati. Dopo due mesi di forte aumento, è iniziato leggermente a calare il numero dei disoccupati. Le perdite però sono ancora più evidenti, andando a guardare il tasso di occupazione: rispetto a febbraio 2020 è più basso di 2,2 punti percentuali, mentre quello di disoccupazione è più alto di 0,5 punti. Stabile il tasso di occupazione al 56,5%.
Andando a guardare più nel dettaglio, a febbraio l’occupazione è stabile sia tra le donne sia tra gli uomini, cresce addirittura tra i dipendenti permanenti e gli under 35, ma scende tra i dipendenti a termine, gli autonomi e chi ha almeno 35 anni. Anche nel crollo dell’occupazione registrato rispetto a febbraio 2020, la diminuzione coinvolge uomini e donne, dipendenti (590.000) e autonomi (355.000) e tutte le classi d’età. Il tasso di occupazione scende, in un anno, di 2,2 punti percentuali. Sul fronte degli inattivi, quanto meno, a febbraio diminuisce lievemente il loro numero, -10.000 unità, pari al -0,1% e per effetto sia della diminuzione tra le donne e chi ha almeno 25 anni sia della crescita tra gli uomini e i 15-24enni. Il tasso di inattività è stabile al 37,0%.
Nell’arco dei dodici mesi, crescono le persone in cerca di lavoro (+0,9%, ovvero +21mila unità), ma soprattutto gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+5,4%, pari a +717.000). Nel trimestre aumentano sia le persone in cerca di occupazione (+1,0%, pari a +25mila), sia gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+1,3%, pari a +183mila unità).