Migliora lievemente la situazione epidemiologica, ma preoccupano le terapie intensive

«È una scelta ideologica». Così il leader della Lega Matteo Salvini commenta, ad “Aria Pulita”, in onda su 7Gold, un’eventuale chiusura delle attività dopo Pasqua, indipendentemente dall’andamento dei contagi. Quei contagi che, secondo Salvini, sono l’unico parametro da prendere in considerazione. «Ci rimettiamo alla scienza: quello che abbiamo chiesto a Draghi è che dopo Pasqua occorre riaprire dove si può farlo. Se dopo Pasqua ci sono intere regioni con la situazione tranquilla occorre riaprire, anche i comuni», ha aggiunto, ribadendo una posizione espressa nei giorni scorsi. Ad oggi, la situazione epidemiologica nel paese è lieve in miglioramento – secondo il monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di Sanità, l’indice Rt è sceso a 0,98 punti dai 1,16 di un paio di settimane fa –, sebbene alcuni dati invitino alla prudenza: ad esempio, a livello nazionale, il tasso di occupazione in terapia intensiva è in crescita e sopra la soglia critica, al 41% dai 39% di sette giorni fa. Nel frattempo, sono arrivate le nuove dosi di vaccino, promesse ieri dal commissario all’emergenza Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo: nelle ultime ore, sono arrivate all’Aeroporto di Pratica di Mare, hub nazionale della Difesa, oltre 1,8 milioni di dosi, tra Moderna e AstraZeneca, che sono state distribuite alla Regioni, scongiurando la sospensione della campagna vaccinale.