Denunce in calo di quasi il 15%. Il lavoro agile aiuta la pubblica amministrazione
Uno dei pochi effetti collaterali positivi della pandemia da Covid-19, ma anche una chiara indicazione su come ci si dovrebbe muovere nei prossimi tempi, quando, si spera, le attività produttive e commerciali potranno riprendere a pieno regime. L’Inail segnala, ancora una volta, una riduzione delle denunce di infortunio nel mondo del lavoro. A febbraio, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il calo è di oltre quattordici punti percentuali, una riduzione in linea con quella che si è registrata nel mese di gennaio. Non sorprende che il calo maggiore si sia realizzato negli infortuni di dipendenti pubblici: la riduzione, in questo caso, è di poco inferiore al 60%, con una discesa da oltre 20mila denunce a molto meno di 9mila. Il lavoro agile ha sicuramente agevolato, per cui sarà importante, anche quando si tornerà alla normalità, mettere a frutto questa esperienza per capire come sarà possibile organizzare il lavoro dei dipendenti pubblici. In uno scenario di complessiva riduzione, spicca lo sconfortante dato relativo alla sanità e all’assistenza. Gli infortuni sul lavoro negli ospedali e nelle strutture sanitarie sono aumentati del 169%, un aspetto sul quale riflettere attentamente. La questione principalmente rimane quella del corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale: ancora oggi si stima che almeno il 10% delle mascherine possa non essere in regola.