Nuove misure per limitare i contagi: quarantena e tampone per chi arriva o rientra in Italia dai Paesi Ue

«Siamo di fronte ad un cambio di passo nella campagna vaccinale che sta portando i primi risultati». Ad assicurarlo è il commissario straordinario all’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, sottolineando, alle Commissione riunite Affari Sociali di Camera e Senato, che «le forniture complessive di vaccini nel solo mese di marzo ammontano a oltre 7,6 milioni di dosi sul totale di 14,2 milioni realizzato nel primo trimestre». Confermato l’obiettivo indicato già dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, che oggi ha ricevuto una dose di vaccino AstraZeneca, nell’hub di Roma Termini: vaccinare l’80% della popolazione entro il 30 settembre, «dando subito priorità alle persone più vulnerabili». Per centrarlo, però, occorre aumentare il numero di somministrazioni giornaliere: ieri, in un incontro a Palazzo Chigi, il governo ha incontrato le Regioni e le Province autonome per delineare la strategia da seguire e che punta ad ampliare la platea dei vaccinatori, includendo anche i farmacisti (si veda la pagina di Società), e il numero di siti di somministrazione: in aggiunta agli oltre duemila già attivi, il governo ne ha individuati, comunicandoli alle Regioni, altri 420, tra siti produttivi, palestre, scuole, strutture di associazioni o della Conferenza episcopale italiana. Oltre ai vaccini, però, occorre limitare le possibilità di contagio attraverso alcune misure: un’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, punta proprio a impedire l’importazione di nuovi casi, prevedendo, per i turisti che arrivano e per chi rientra in Italia dai Paesi dell’Unione europea, il tampone obbligatorio alla partenza, una quarantena di cinque giorni – una misura già prevista per tutti i Paesi extra Ue – e un ulteriore tampone alla fine dell’isolamento. «Meglio tardi che mai», ha commentato il leader della Lega, Matteo Salvini, chiedendo al governo di non abbandonare gli operatori turistici italiani. «Non vedo discontinuità» con le politiche del governo precedente, ha denunciato invece la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, a margine di una manifestazione del partito. «Al netto di cose che era imbarazzante non fare, come la sostituzione di Arcuri, il resto continua a essere drammaticamente in continuità», ha aggiunto, sottolineando la necessità di trasferire i fondi dal cashback, un’iniziativa voluta fortemente dal Conte II, ai ristori per le imprese colpite dalla pandemia.