di Francesco Paolo Capone
Segretario Generale Ugl

Nelle legittime polemiche interne alla maggioranza di Governo in merito al piano vaccinazioni e alle chiusure/riaperture, si è persa l’importanza di una notizia che in altri tempi e contesti avrebbe attirato ben altra attenzione. Uno dei tanti segnali di quello stato di “abbandono” nel quale il Mezzogiorno si trova ormai da troppo tempo. Ma ora è il momento per cambiare passo. Il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, e la ministra per il Sud, Mara Carfagna, hanno illustrato le linee guida della prima selezione, pronta a partire, di 2.800 tecnici per il Mezzogiorno e che poi si potrà replicare su tutto il territorio nazionale. Dunque il Sud sarà non solo protagonista di una importante tornata di nuove assunzioni, ma capofila di un metodo che, come spiegato dallo stesso ministro, qualora funzionasse sarebbe applicato per tutte le procedure di assunzione nella Pa, «a cominciare da quelle legate ai progetti del Recovery Plan», ha sottolineato Brunetta.
È quindi dal Mezzogiorno che partirà una rivoluzione digitale che ha l’obiettivo altrettanto importante di assumere, in una terra con scarse opportunità, a tempo determinato, massimo 36 mesi, in cento giorni 2.800 professionisti “high skill” (cioè altamente specializzati) per le amministrazioni del Sud. Ci siamo: nei primi giorni di aprile, il 1° o il 2 avverrà la pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale e si avranno 15 giorni di tempo per candidarsi. Cinque i profili tecnici richiesti: tecnici ingegneristici, esperti gestione/rendicontazione/controllo, project manager del territorio, amministrativi giuridici e project data analyst.
Rivoluzionaria anche la procedura, visto che stiamo parlando di un concorso digitale, quindi con pc e senza carta e penna, e «fast track», cioè veloce. I test, a risposta multipla, non dureranno sei ore, ma soltanto una. Non saranno più centralizzati, ma territoriali. Le graduatorie non saranno a scorrimento e a durata pluriennale. La prima selezione avverrà per titoli, poi un’unica prova digitale e differenziata per i cinque profili, effettuata in più sedi decentrate, assunzioni più veloci. Una prima graduatoria degli idonei sulla base dei titoli sarà pronta per maggio. La prova scritta si svolgerà a giugno. Tutte le procedure dovranno concludersi entro il mese di luglio, con la pubblicazione delle graduatorie di vincitori e idonei e le assunzioni del personale.
Queste, a grandi linee, le intenzioni annunciate dal Governo e quindi non resta che augurare e augurarci che vada davvero a buon fine l’avvio dal Mezzogiorno, non più terra dimenticata, della rivoluzione digitale della e nella Pubblica Amministrazione. Un salto tecnologico che tutto il Paese, dalle imprese ai lavoratori, passando ai cittadini, non ha quasi più il coraggio e l’ambire di aspettarsi. Ma che l’Ugl non ha mai smesso di chiedere.