Crisi industriali: allo studio una task force del Governo per affrontare tutte le vertenze. Su ex Ilva Governo intenzionato a sbloccare i 400 milioni di Invitalia, anche prima si metà maggio, «se al Mef giungeranno le necessarie rassicurazioni»

È stata una giornata molto tesa, ma anche proficua, quella che oggi si è svolta all’interno e all’esterno del Mise: mentre i ministri dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e del Lavoro, Andrea Orlando, affrontavano con i sindacati la vertenza Arcelor Mittal (o ex Ilva), incontro ottenuto dopo un forte pressing del sindacato, a via Molise, sede dello Sviluppo economico, si svolgeva un presidio di lavoratori delle tante aziende in crisi: Whirlpool, Jabil, Industria Italiana Autobus, Acc-Embraco, Leonardo Ge Aviation, Ast Terni, Jws Piombino, Bosch Bari, Stellantis, Sirti e ex Ilva. Ma sono molte di più: in tutto 120 le vertenze da risolvere, da un mese ferme al palo, e di queste solo nel settore meccanico almeno 99, per quasi 56 mila lavoratori a rischio licenziamento, secondo i calcoli del sindacato. Tutte le sigle sindacali presenti, dalla Fiom-Cgil all’Ugl Metalmeccanici, sono state concordi nel chiedere sia il riavvio dei tavoli di crisi sia un confronto a tutto campo sulle politiche industriali. C’è da dire che anche il successo del piano vaccinazioni è indirettamente e allo stesso fortemente legato alla ripresa di tutta l’industria. È a questo punto che ai sindacati è stata prospettata una soluzione: la costituzione di una task force del Governo, che dovrebbe entrare in funzione a breve. Idea che ha incontrato opinioni favorevoli ma con sfumature diverse. La Fiom insiste a chiedere, oltre ad un blocco dei licenziamenti più lungo, interventi significativi e rapidi. Per la Fim si è trattato di un incontro «proficuo». Secondo Uilm invece il Governo non ha assunto impegni concreti. L’Ugl Metalmeccanici, pur ribadendo le preoccupazioni sui capitoli licenziamenti e centralità della siderurgia, ha sottolineato che con la task force si potrà finalmente «entrare nel vivo delle crisi e delle politiche industriali», riferendosi in questo anche al settore dell’Automotive. Sull’ex Ilva, in particolare, per quanto riguarda i 400 milioni a carico di Invitalia fermi da mesi, il titolare del Mise gli investimenti saranno sbloccati, purché al Mef giungano necessarie rassicurazioni nelle prossime settimane, prima della sentenza attesa per metà maggio, sottolineando che «l’obiettivo è far lavorare l’azienda, non altro». In quest’ottica «anche il piano industriale ha necessità di un aggiornamento», fatto che ha allarmato alcune sigle sindacali. «Stiamo approfondendo il dossier perché ci sono aspetti non chiarissimi», ha detto Giorgetti.