Decine le iniziative per ricordare il Sommo Poeta. Al Quirinale, alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella, Benigni legge un canto del Paradiso

«Dante ci insegna anche ad avere fiducia e credo che per quest’anno dovremo avere in mente davvero l’ultimo viaggio dell’Inferno “e quindi uscimmo a riveder le stelle”». Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, intervenendo in occasione del Dantedì, la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, che, secondo gli studiosi, il 25 marzo iniziò il suo viaggio nell’aldilà raccontato nella Divina Commedia. Nel corso della giornata, sono state decine le iniziative e gli eventi che hanno celebrato Dante, tra i quali spicca la lettura di Roberto Benigni – l’attore toscano è uno dei lettori, uno degli interpreti a memoria e commentatore della Divina Commedia più apprezzati in Italia – del XXV Canto del Paradiso nel Salone dei Corazzieri al Quirinale, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Un «evento molto simbolico», ha osservato Franceschini, che sarà trasmesso in diretta da RaiUno, alle 19:30. Le celebrazioni non si esauriranno oggi, ma proseguiranno nei prossimi mesi, anche all’estero, perché la fama di Dante travalica i confini del nostro Paese, pur a distanza di settecento anni dalla sua morte, avvenuta il 14 settembre 1321: nel Padiglione Italia di Expo Dubai saranno esposte delle edizioni in arabo della Divina Commedia abbinate alle prime stampe nel mondo latino del Corano, provenienti dalla Biblioteca Classense di Ravenna.