Merkel: «Chiedo scusa a cittadini»

Un passo indietro, netto. Così Angela Merkel ci ripensa: sulla proroga alle restrizioni, ai divieti e alle misure altrimenti previste fino al 18 aprile, dice la cancelliera, ha commesso un errore. «È stato un errore solo mio», per questo «chiedo scusa ai cittadini», ha spiegato Merkel. Sostanzialmente, ha spiegato ancora Merkel, le decisioni prese pochi giorni fa per contenere la crescita dei casi di coronavirus nel paese erano state illustrate «per una buona ragione e cioè quella di frenare la terza ondata e far tornare indietro la curva dei contagi», ma comunque non «realizzabile in poco tempo». Resta il fatto, però, che il dietrofront arriva a seguito di critiche giunte dai settori produttivi e dai media, che in alcuni casi ancora oggi definivano la scelta  «senza coraggio». «Se possibile – ha quindi chiarito –, deve essere corretto in tempo. Penso che sia ancora possibile. Questo errore è stato unicamente un mio errore». Successivamente, in una breve dichiarazione alla stampa, ha chiesto «perdono a tutti i cittadini». Il lockdown è dunque sospeso. La stretta verrà attuata se l’incidenza, nel corso di una settimana, si manterrà superiore ai cento casi per 100.000 abitanti per tre giorni consecutivi. Intanto la Commissione europea ha adottato una revisione del meccanismo per l’autorizzazione all’esportazione dei vaccini, in altre parole le domande saranno valutate caso per caso e l’obiettivo è che le richieste di export non costituiscano una minaccia per la sicurezza dell’approvvigionamento per i Ventisette.