di Francesco Paolo Capone
Segretario Generale UGL

Oggi, 24 marzo, il nostro sindacato festeggia il suo settantunesimo anno di vita. Tanti ne sono passati da quel lontano giorno del 1950 quando venne fondata a Napoli la Cisnal, organizzazione ispirata ai valori del sindacalismo nazionale, da cui discende l’Unione Generale del Lavoro. Una vita lunga, quella della nostra sigla, ricca di avvenimenti significativi, avventurosa, sempre ben piantata sulle proprie radici ideali, ma protesa verso il futuro. Quella di oggi è una data importante lungo il cammino del nostro sindacato quotidianamente impegnato nella difesa dei diritti dei lavoratori. In questo periodo tanto difficile per il nostro Paese, la ricorrenza della fondazione dell’Ugl assume un significato particolare a causa della crisi pandemica, economica e sociale che sta avendo un enorme impatto sul mondo del lavoro. Per affrontare questa situazione così complessa, il nostro sindacato ha messo a disposizione del governo di unità nazionale guidato da Draghi e in generale della nostra comunità le proprie idee e le proprie proposte, nello spirito costruttivo che da sempre contraddistingue l’Ugl, organizzazione confederale che ha l’obiettivo di difendere i diritti dei lavoratori, nello spirito della complessiva tutela della giustizia sociale e dell’interesse nazionale. Il nostro, comunque, è sempre stato e continua ad essere un sindacato scomodo: ci definiamo per questo, orgogliosamente, “l’altro sindacato”. Forti di una visione originale, unica nel panorama sindacale italiano e non solo, diversa perché improntata ai valori della destra sociale, abbiamo subito molti attacchi nel corso della nostra storia. E continuiamo a subirne: l’ultimo pochi giorni orsono, ai danni della nostra sede milanese. Attacchi perpetrati da chi non riesce ad accettare la bontà e l’utilità delle nostre idee e delle nostre azioni e vorrebbe relegarci, nonostante la grande e crescente mole di lavoratori che si riconoscono nelle nostre proposte, in un ruolo secondario. Non ci siamo fatti scoraggiare negli anni bui della contrapposizione ideologica, negli anni “di piombo”, andando avanti nonostante tutto, non ci faremo scoraggiare, certamente, neanche adesso. Consapevoli della giustezza delle nostre proposte, forti del sostegno dei nostri iscritti e dei nostri simpatizzanti, grazie all’impegno di tutti i nostri sindacalisti attivi nei luoghi di lavoro lungo tutto il territorio nazionale, continueremo a portare avanti il nostro vessillo sindacale, per altri settantun anni ed oltre. Oggi, per celebrare il nostro compleanno, ricordare la nostra storia, impostare le nostre attività future, date le disposizioni dovute alla pandemia, abbiamo organizzato una videoconferenza con ospiti autorevoli, dal titolo più che mai esplicativo della missione che portiamo avanti dal 1950 ai giorni nostri: “Al servizio dell’Italia”. Buon compleanno, Ugl!