Post quota 100 e non solo: rimane aperta la questione potere d’acquisto

Nonostante le richieste del sindacato – indicazioni in questo senso sono arrivate dalla Ugl nel corso della videoconferenza sugli ammortizzatori sociali e dalla Uil -, la partita relativa alle pensioni ancora stenta a decollare. Una partita che, per molti versi, si annuncia doppia. Da una parte, infatti, sarà necessario dare una risposta al dopo quota 100, la cui sperimentazione scade il 31 dicembre. In assenza di un intervento, verrebbe a crearsi uno scalone che, nei casi limiti, potrebbe sfiorare addirittura i cinque anni. Dall’altra, vi è tutta la questione del potere d’acquisto dei futuri e dei presenti pensionati. In una audizione parlamentare, Assofondopensioni è tornata a chiedere un intervento a sostegno della previdenza complementare, mentre è da tempo che le organizzazioni sindacali sollecitano la revisione della disciplina relativa alla rivalutazione degli assegni pensionistici, oggi ancorata all’andamento dell’inflazione.