Secondo Bruxelles, «servono reciprocità e proporzionalità»

Domani la Commissione europea revisionerà il meccanismo di autorizzazione e trasparenza sulle esportazioni dei vaccini contro la Sars-CoV-2. Ad annunciarlo è stato il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, senza aggiungere ulteriori dettagli sull’iniziativa. «Vediamo molte restrizioni nell’export delle dosi di vaccino verso l’Unione europea, servono reciprocità e proporzionalità», ha spiegato il vice-presidente della Commissione europea, Maros Sefcovic, intervenendo al termine della videoconferenza del consiglio Affari generali. Detto altrimenti: con la revisione del meccanismo, Bruxelles intende introdurre nuovi elementi – i principi di reciprocità e di proporzionalità – per autorizzare (o non autorizzare) l’esportazione dei vaccini. Ma non solo. Prima di dare il via libera all’export, l’Unione europea considererà anche la situazione di avanzamento delle immunizzazioni nel Paese di destinazione delle dosi e se l’azienda farmaceutica stia rispettando i contratti sottoscritti con l’Unione europea. «Non vogliamo introdurre divieti alle esportazioni dall’Unione, ma gli altri partner internazionali devono mostrare la nostra stessa apertura e le aziende farmaceutiche devono rispettare i contratti», ha precisato Sefcovic, ricordando che, ad oggi, «l’Ue ha esportato 41,5 milioni di dosi verso 33 Paesi ma non è stato fatto altrettanto verso i 27. Questi dati sono rivelatori». «Vogliamo la nostra giusta quota», ha concluso.