Aumenta la precarietà dei posti di lavoro, nonostante qualche segnale positivo

Prosegue il calo dell’occupazione anche nel quarto trimestre del 2020. Gli occupati, misurati in termini di unità di lavoro equivalenti a tempo pieno, calano sia rispetto al terzo trimestre (-1,7%) sia, soprattutto, su base annua. In questo caso, la riduzione è decisamente più marcata, arrivando a meno 7,3%. Fra i settori produttivi, si registra una leggera crescita nelle costruzioni e nei servizi, mentre cala ancora l’industria. Torna in positivo il saldo fra assunzioni e cessazioni, anche se quest’ultime continua a crescere ad un ritmo superiore rispetto alle prime. Nel complesso, i dati confermano soprattutto la grande volatilità del mercato del lavoro in questo momento: meno occupazione a tempo pieno e più ricorso alla flessibilità con contratti brevi e ad orario ridotto. Un aspetto destinato a perdurare nel tempo e che, purtroppo, potrebbe pure diventare strutturale con l’aggravante della assenza di politiche attive efficaci.