Gli addetti agli hub e i driver Amazon bloccano il colosso dell’e-commerce in Italia. Sciopero nazionale di 24 ore con adesioni del 70-75% e punte del 90% in Lombardia. Contrattazione di secondo livello «interrotta bruscamente» dalla multinazionale

È la prima volta che accade in tutta Italia: il colosso dell’e-commerce Amazon oggi si è fermato per 24 ore per lo sciopero degli addetti degli hub e di quelli alle consegne, i cosiddetti driver, circa 30-40mila in tutta Italia. La filiera e i dipendenti, che dalle 7 di stamattina hanno incrociato le braccia davanti ai cancelli degli stabilimenti, hanno chiesto la solidarietà dei consumatori invitandoli a evitare acquisti per l’intera giornata. Lo sciopero è stato indetto da Filt Cgil, Fit Cisl, e Uiltrasporti e riguarda tutto il personale dipendente di Amazon Logistica Italia cui è applicato il ccnl Logistica, Trasporto Merci e Spedizione, Amazon Transport Italia e di tutte le società di fornitura di servizi di logistica, movimentazione e distribuzione delle merci che operano per Amazon Logistica ed Amazon Transport. Motivo: la brusca interruzione da parte di Amazon della contrattazione di secondo livello, «a causa dell’indisponibilità dell’associazione datoriale ad affrontare positivamente le tematiche poste dal sindacato». Lo sciopero è stato proclamato anche dalla segreteria regionale Emilia Romagna dell’Ugl Terziario in accordo con gli RSA della stessa sigla presso la stabilimento di Castel San Giovanni in provincia di Piacenza, spiegando che la protesta ha «ampie e fondate ragioni che travalicano anche le stesse rivendicazioni dei lavoratori». Ovvero l’e-commerce ha ricadute importanti sul lavoro dipendente e su quello autonomo, su altri comparti economici, sulle piccole e medie imprese, senza che nessuno abbia pensato a regolare il fenomeno.  L’azienda, da parte sua, ha risposto con una lettera ai clienti, esprimendo rispetto per chi protesta ma allo stesso tempo incapacità o non volontà di ascolto. «L’impegno verso i nostri dipendenti e quelli dei fornitori di servizi di consegna è la nostra priorità assoluta», ha dichiarato la country manager di Amazon.it e Amazon.es, Mariangela Marseglia, sottolineando che, essendo la sua «l’azienda più attenta al cliente al mondo», ha ritenuto necessario «informarvi sulla realtà dei fatti, per continuare a meritarci la vostra fiducia». Ma lo sciopero non può passare come un semplice malinteso se, così come è avvenuto, «l’adesione è variegata, intorno al 70-75%», ha detto a Rai News24 stamattina il segretario generale della Filt Cgil, Stefano Malorgio. Con punte addirittura dell’82% a Firenze e del 90 in Lombardia.