L’Italia (quasi) sul binario della ripartenza, tra vaccinazioni e Sostegni. Sono due le direttrici sul quale il Governo si sta muovendo, oltre alla revisione del Piano di rilancio e resilienza si punta ad un’azione più diretta ed efficiente

È vero, da oggi mezza Italia è in zona rossa e l’altra metà in arancione. Le nuove regole prevedono spostamenti solo se necessari, negozi chiusi tranne farmacie e alimentari, coprifuoco dalle 22 alle 5, didattica a distanza per 8 studenti su 10. Ma una prospettiva c’è e non è soltanto una data di riapertura, quella del 7 aprile. La prospettiva è poter contare su una prospettiva. Il primo binario messo in cantiere dall’esecutivo per la ripartenza del Paese è composto da due interventi: il nuovo piano vaccinazioni e il decreto Sostegni. Sul primo fronte, a Milano è partito oggi il super-hub allestito dalla Difesa che ogni giorno, in 9 ore, sarà in grado di eseguire 2.000 vaccinazioni. Una catena di montaggio con due linee che lavorano alle inoculazioni, mentre altre sei continuano a eseguire tamponi. Dall’accettazione alla somministrazione, i tempi calcolati sono di 5 minuti senza scendere dall’auto, a cui se ne aggiungono altri 15 per l’attesa all’interno del parcheggio nel caso di eventuali reazioni. «Sono 138 i Drive Through allestiti dalla Difesa su tutto il territorio nazionale per dare impulso al tracciamento, di cui 28 in Lombardia. È un esempio dell’evoluzione delle attività dei Drive Through. L’obiettivo è di utilizzare le nostre risorse in collaborazione con i sanitari per somministrare i vaccini», ha detto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, questa mattina all’inaugurazione ufficiale del presidio vaccinale al Parco Trenno di Milano insieme al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e al vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo. Inoltre il Commissario per l’emergenza Covid, il Generale Francesco Figliuolo, indicherà a breve come «evitare il rischio dello spreco di dosi», – «basta dosi sprecate, vaccinare chi passa» – chiedendo alle Regioni liste di riserva in caso di rinuncia alla somministrazione da parte di singoli cittadini. Sul decreto Sostegni ha fatto importanti dichiarazioni il sottosegretario all’Economia, Claudio Durigon, intervenendo ai microfoni di Radio24 e confermando alcune indiscrezioni di stampa: 5 miliardi, prima erano 2, assegnati al piano vaccini per l’acquisto, la distribuzione, la produzione e per il polo vaccinale annunciato dal ministro Giorgetti. Poi lo stralcio delle cartelle esattoriali del cosiddetto “magazzino” fino al 2015 con soglia fino a 5.000 euro, stralcio che riguarderà tutti, non solo chi ha avuto difficoltà. Lo ha già detto poi lo stesso premier Mario Draghi che si punta a «contributi immediati per le nuove chiusure» e che l’azione del Governo è mirata a sostenere «famiglie e imprese». Inoltre ai 32 miliardi già autorizzati e tutti impegnati, se ne aggiungeranno altri da proporre al Parlamento con un «nuovo scostamento di bilancio». L’importo dovrebbe essere tra gli 8 e i 10 miliardi di euro. Tra giovedì e venerdì il decreto Sostegni dovrebbe vedere la luce.