Il ministero della Salute precisa: «Attualmente nessuna correlazione con trombosi»

I Carabinieri dei NAS hanno dato il via all’esecuzione di un decreto di sequestro su scala nazionale relativo ad un lotto del vaccino prodotto da AstraZeneca, il numero ABV2856, la cui somministrazione è stata già sospesa dal’AIFA. Il sequestro è stato effettuato in via precauzionale, sottolinea il Ministero della Salute in una nota, e «allo stato non vi è alcuna correlazione diretta con i casi di decesso segnalati» e ha la finalità di confutare la pericolosità del farmaco. Le attività di sequestro, fa sapere l’Arma sono state svolte presso tutti gli HUB di distribuzione e i centri di vaccinazione dove sono state consegnate complessivamente 249.600 dosi. Il vaccino di AstraZeneca, si legge sul sito dell’AIFA, «è composto da un adenovirus di scimpanzé incapace di replicarsi e modificato per veicolare l’informazione genetica destinata a produrre la proteina Spike del virus SARS-CoV-2». Il problema però è che nei giorni scorsi si sono verificati alcuni casi di problemi circolatori riscontrati in soggetti che avevano da poco ricevuto il vaccino. Per confermare l’estraneità del vaccino ai casi di trombosi, Oxford-Astrazeneca ha reso pubblici gli ultimi dati per rassicurare dalle preoccupazioni di questi giorni: su 17 milioni di vaccinati con il vaccino di AstraZeneca ci sono stati 15 eventi di trombosi venosa profonda e 22 di embolia polmonare tra i vaccinati, un dato «molto più basso di ci si aspetterebbe che si verifichi naturalmente in una popolazione generale di queste dimensioni ed è simile per altri vaccini Covid-19 autorizzati».