di Fabio Verelli

Dirigente Confederale UGL

Si è svolta il 10 marzo la riunione al Cnel della Consulta sul Lavoro Autonomo con le varie associazioni di settore e le organizzazioni sindacali. In linea di massima il dibattito è stato incentrato sulla grave crisi del lavoro autonomo penalizzato, più degli altri, dalla crisi pandemica in atto.  Si è registrata la preoccupazione sul fatto che il prossimo Recovery Plan rischia di non prevedere sostegni al mondo del lavoro autonomo.  Questo vasto comparto è particolarmente svantaggiato dato che, se consideriamo quasi nulli i redditi del 2020, saranno inevitabilmente penalizzate le prestazioni a favore della maternità e crediamo anche dell’indennità di malattia. Nel frattempo, e finalmente, gli autonomi hanno il loro ammortizzatore sociale, ISCRO, ma, cosa incredibile, pare che ancora manchi la circolare applicativa dell’Inps e ciò provoca non pochi disagi alle aziende nell’attivare le procedure per fruire della propria cassa integrazione. Teniamo presente che la Gestione Separata Inps, verso cui accreditano i loro contributi, è in costante attivo, tanto che solo il 10% del versato viene utilizzato per l’assistenza, mentre il restante 90% rimane in cassa.  Quindi, come Ugl abbiamo auspicato una maggiore attenzione istituzionale verso le professioni e i lavoratori autonomi, categorie importanti nel tessuto economico del nostro Paese.