Il sindacato insiste su formazione, riforma codice degli appalti e digitalizzazione

L’obiettivo è quello di riportare il Mezzogiorno al centro dell’agenda nazionale, nella convinzione che, soltanto in questo modo, si potrà dare l’impulso necessario alla crescita del prodotto interno lordo e dell’occupazione. La questione meridionale è stata più volte sollevata dallo stesso presidente del consiglio dei ministri, Mario Draghi, e dalle parti sociali, anche in occasione del dibattito sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, elaborato dal precedente esecutivo ed ora in via di ridefinizione. Concetti ribaditi dal segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone, che ha focalizzato l’attenzione su almeno tre aspetti (la riforma del codice degli appalti, gli investimenti in formazione in particolare dei giovani e la digitalizzazione) da valorizzare per ridurre il gap fra Nord e Sud Italia. Intanto, l’Inps, con uno suo messaggio (il numero 831/2021) ha ufficializzato la proroga di un mese della scadenza per poter recuperare della decontribuzione riconosciuta in favore delle imprese del Mezzogiorno. In buona sostanza, l’incentivo sotto forma di decontribuzione per le imprese meridionali che già occupano personale o che procedono ad assunzioni potrà essere valorizzato nelle denunce Uniemens di febbraio e di marzo (con scadenza al 30 aprile in determinati casi), con riferimento ai mesi di gennaio e di febbraio. L’ultima legge di bilancio è intervenuta sullo strumento, estendendolo a tutto il 2029.