Salvini: «Permetterà all’Italia di affrontare un’estate di rilancio, di rinascita, di accoglienza, di salute, di lavoro, di fatturato»

Misure restrittive e vaccini. Sono due degli strumenti in mano al governo contro la pandemia. Il costante evolversi della situazione – per adesso, in peggio: i contagi aumentano, spinti anche dalle varianti, mettendo sotto pressione il sistema sanitario – rende necessario qualche accorgimento. «Servono nuove misure, nuove regole», ha ammesso ieri sera il ministro della Salute, Roberto Speranza, sottolineando a “Accordi e Disaccordi” sul Nove che «la richiesta degli scienziati è assumerne di più rigorose». «Dovremo valutare con attenzione i numeri e adottare misure proporzionate», ha concluso. «Stiamo lavorando per un piano vaccinale di corsa», ha assicurato il leader della Lega, Matteo Salvini, spiegando ai cronisti, che lo hanno intercettato a Roma, che «l’obiettivo è di fare 500mila vaccinazioni al giorno quando arriveranno queste benedette dosi». Nella bozza aggiornata del Piano vaccinale, sono previste alcune novità: viene ribadita la priorità per gli over 80 ed alcune categorie professionali – forze dell’ordine, personale scolastico ed universitario…–, ma a queste si aggiungono cinque categorie per età e patologie: persone tra 70 e 79 anni; persone tra i 60 e i 69 anni; persone con comorbidità sotto i 60 anni, senza la gravità riportata per le persone estremamente vulnerabili; persone sotto i 60 anni. «Il piano vaccinale a cui stiamo lavorando permetterebbe all’Italia di affrontare un’estate di rilancio, di rinascita, di accoglienza, di salute, di lavoro, di fatturato», ha assicurato Salvini. Parlando a 24Mattino, in onda su Radio24, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha tracciato la tempistica del piano: «All’inizio dell’estate i due terzi della popolazione avranno ricevuto la prima dose, di vaccino e per ottobre due terzi della popolazione avrà ricevuto anche la seconda», ha spiegato. Sileri non ha escluso nuove misure restrittive – «Potrà essere necessaria qualche stretta in più dove i contagi corrono di più o per le giornate in cui il rischio di esposizione può essere maggiore» –, tuttavia ha assicurato comunque che «non vi sarà una chiusura dall’oggi al domani, ma ci sarà il tempo per la preparazione».