Nel weekend il governo dovrebbe renderlo noto. Entro fine marzo, all’Italia 532mila dosi di vaccino in più rispetto a quanto previsto inizialmente

Nei prossimi giorni, ci saranno diverse novità. Oltre al provvedimento del ministero della Salute, che deciderà i colori delle regioni in vigore da lunedì 15 marzo – alcune regioni rischiano il passaggio al rosso, aggiungendosi a Campania, Molise e Basilicata (preoccupano l’incidenza dei casi (soglia d’allerta 250 positivi ogni 100mila abitanti), la pressione sugli ospedali, e la diffusione delle varianti) –, fonti di Palazzo Chigi hanno riferito che il governo dovrebbe comunicare il nuovo piano vaccinale, che sta prendendo forma in queste ore, nel fine settimana. Novità sono previste tanto per la distribuzione quanto per la somministrazione dei vaccini. Che continua a procedere a rilento. L’accelerazione, auspicata da più parti, potrebbe concretizzarsi a breve: la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato di aver negoziato l’acquisto di ulteriori 4 milioni di dosi di vaccino con le aziende produttrici, a partire da BioNTech-Pfizer, oltre a quanto già previsto nel programma di consegna relativo al primo trimestre 2021. Ciò si tradurrà in una quota aggiuntiva anche per l’Italia: a breve, nelle ultime due settimane di marzo, al nostro Paese saranno consegnate 532mila dosi di vaccino in più rispetto al piano iniziale. Il governo sta valutando anche ulteriori misure restrittive. «Come ormai sostengono molti medici, il Cts ed il sottosegretario Sileri, servono interventi mirati ed efficaci, che mettano in sicurezza i cittadini delle zone più a rischio, senza però chiudere tutto in tutta Italia», ha osservato il leader della Lega, Matteo Salvini, secondo il quale «nei weekend non servono più chiusure, servono più controlli». «Lavoriamo e stringiamo i denti a marzo, per arrivare finalmente alla rinascita dopo Pasqua», ha concluso Salvini, chiedendo anche «l’avvio di una produzione nazionale di vaccini in Italia, acquisto e produzione di vaccini all’estero, rimborsi immediati per coloro che aspettano da mesi, pace fiscale e taglio di 50 milioni di cartelle esattoriali.