L’audizione in Parlamento, il ministro «il Pnnr non può subire stop»

Nel corso di un’audizione alle Commissioni congiunte Bilancio, Finanze e Politiche Ue di senato e Camera dei Deputati, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, ha ricordato che l’Italia, dal Recovery fund, avrà a disposizione 196 miliardi «a prezzi correnti: 69 dei quali sotto forma di trasferimenti e 127 sotto forma di prestiti». Per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il titolare del dicastero di via XX settembre ha ricordato che è necessario «definire un piano metodologicamente unitario e coerente con gli obiettivi, abbiamo meno di due mesi. I tempi sono stretti. Per questo motivo la definizione del piano non può subire battute d’arresto». Per la finalizzazione del piano, ha spiegato il ministro, «occorrerà tenere conto dei dati finanziari più aggiornati che tengono conto del fatto che il regolamento europeo emanato a febbraio prende a riferimento, nella parte riguardante i prestiti, il reddito nazionale lordo del 2019». «Questo – ha aggiunto – porterà ad una stima delle entità delle risorse dell’ordine di 191,5 miliardi, quindi leggermente inferiore a quella indicata nel piano a gennaio». Sempre nel corso dell’audizione il ministro ha sottolineato come il PNRR sia una priorità per il governo: «Abbiamo dinnanzi a noi un percorso molto rapido e intenso. Credo che dobbiamo interagire strettamente. Stiamo considerando la costituzione di una struttura centrale di coordinamento del Pnrr presso il ministero dell’Economia a presidio e supervisione dell’efficace attuazione del Piano».