Escluse le persone considerate «estremamente vulnerabili»

Il vaccino AstraZeneca potrà essere somministrato anche alle persone con più di 65 anni. A renderlo noto è il ministero della Salute con una circolare firmata dal direttore generale della prevenzione, Gianni Rezza, sottolineando che il vaccino può proteggere «sia dallo sviluppo di patologia indotta da SARS-CoV-2, sia dalle forme gravi o addirittura fatali di COVID-19». Da oggi, dunque, tutti i maggiorenni potranno ricevere il vaccino AstraZeneca, ad eccezione dei pazienti identificati «come estremamente vulnerabili in ragione di condizioni di immunodeficienza, primitiva o secondaria a trattamenti farmacologici o per patologia concomitante che aumenti considerevolmente il rischio di sviluppare forme fatali di COVID-19». Nella nota, il ministero spiega che «ulteriori evidenze scientifiche resesi disponibili, non solo confermano il profilo di sicurezza favorevole relativo al vaccino in oggetto, ma indicano che, anche nei soggetti di età superiore ai 65 anni, la somministrazione del vaccino di AstraZeneca è in grado d’indurre significativa protezione sia dallo sviluppo di patologia indotta da SARS-CoV-2, sia dalle forme gravi o addirittura fatali di COVID-19». Stando al Report Vaccini Anti COVID-19, aggiornato alle 6:01 di oggi – un appunto: sono 1.652.031 le persone a cui sono state somministrate entrambi le dosi di vaccino –, AstraZeneca è il secondo vaccino per numero di dosi consegnate al nostro Paese, con un 1.512.000 dosi contro le oltre 4,5 milioni di Pfizer-BioNTech e le 493mila di Moderna.