Spunta l’ipotesi di assunzioni straordinarie per il Piano nazionale di ripresa e resilienza
La pandemia sta amplificando la distanza fra la necessità di rafforzare la pubblica amministrazione e gli strumenti esistenti affinché ciò si realizzi in concreto. I protocolli sul contenimento della diffusione del virus, infatti, hanno prodotto un sostanziale stop ai concorsi pubblici, con, si stima, almeno 125mila posti di lavoro in stand by. Accanto all’ordinario, si aggiunge ora però tutto lo straordinario, con la necessità di rafforzare la dotazione organica chiamata a gestire direttamente la gestazione e poi la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. In quest’ultimo caso, si parla di 500 assunzioni a tempo determinato di personale altamente qualificato da distribuire fra Palazzo Chigi e i diversi ministeri. L’occasione potrebbe, però, essere utile anche per andare a rivedere nel complesso i meccanismi di qualificazione e premiali del personale pubblico, oggi molto ingessati, in assenza della vice dirigenza.