Uno studio per capire quali siano stati i contraccolpi della pandemia da Covid-19 sulle donne nel mondo del lavoro. L’Ufficio welfare dalla Ugl, in collaborazione con l’Osservatorio nazionale antimolestie, ha promosso un questionario conoscitivo sulle problematiche delle donne lavoratrici nel periodo di lockdown. Una ricerca che si pone sei obiettivi strategici. In primo luogo, comprendere prima del periodo della pandemia: quante donne usufruivano di misure di flessibilità oraria sul lavoro e quante donne usufruivano di strumenti e misure contemplate nel welfare aziendale. In secondo luogo, identificare le criticità e/o i vantaggi di un’organizzazione flessibile per il lavoro femminile. Ed ancora, indagare sulla percezione della donna in tema di misure di conciliazione tempi di vita e di lavoro; capire se gli organismi di parità hanno un ruolo effettivo nell’organizzazione del lavoro; approfondire quali conseguenze ci sono state con il cambiamento dell’organizzazione lavorativa a causa della pandemia. Da ultimo, approfondire le dinamiche di esclusione/emarginazione lavorativa per le donne. Il questionario in tre sezioni (Sezione A – Profilazione intervistate; Sezione B – Prima del Covid – adozione di misure di flessibilità oraria e/o welfare aziendale – percezione della lavoratrice sull’implementazione di tali strumenti; Sezione C – Effetto Covid sulla adozione di flessibilità organizzativa sul lavoro – percezione della lavoratrice sull’implementazione di tali strumenti) è stato rivolto a donne lavoratrici attive dai 18 anni e fino all’età pensionabile. In tutte le fasi del progetto, si è adottata una metodologia che si può definire social smart working, vale a dire un lavoro sociale a distanza coinvolgendo tutti nell’elaborazione delle domande, nella fase di analisi dei dati e nell’elaborazione degli approfondimenti tematici. L’analisi dei dati – raccolti fra il 25 novembre 2020 e il 15 gennaio 2021 – è stata accompagnata dalla scelta di argomenti per approfondimenti tematici