Avanza forte la proposta di vaccinazione direttamente all’interno delle aziende

Confronto a tutto campo sul versante della salute e della sicurezza ai tempi del Covid-19. I ministri del lavoro e dalla salute, Andrea Orlando e Roberto Speranza, e i tecnici del dicastero dello sviluppo economico, guidato dal leghista, Giancarlo Giorgetti, hanno convocato le parti sociali per fare il punto della situazione a quasi un anno di distanza dai primi protocolli sottoscritti all’inizio della pandemia e per cercare di rilanciare e rafforzare l’attività di vaccinazione della popolazione in età lavorativa. Presenti anche il commissario, il generale Figliuolo, e i rappresentanti dell’Inail. La posizione condivisa è quella che, comunque, quei protocolli hanno assicurato la tenuta del sistema, contenendo, per quanto possibile, i contagi negli ambienti di lavoro. All’interno di questo comune sentire, però, non mancano le differenziazioni fra le varie posizioni, sia all’interno dei sindacati che fra questi e le associazioni datoriali. Un tema caldo, fra gli altri, è quello della ipotesi di aprire le aziende alle vaccinazioni attraverso l’impiego dei medici competenti. L’Ugl, la prima fra le organizzazioni sindacali a sostenere questa ipotesi, ha confermato la propria posizione di apertura totale, mentre la Cgil si è detta dubbiosa rispetto al coinvolgimento delle famiglie dei dipendenti. La questione vera, però, rimane quella della maggiore disponibilità di vaccini, aspetto sul quale Speranza ha provato a rassicurare.