Il MIT ha registrato un -12,3%, per l’Unrae, è fondamentale prolungare gli incentivi
A febbraio il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha registrato un calo delle immatricolazioni del 12,3%, a 142.998 nuove auto registrate (il dato peggiore dal 2015). Un risultato che fa il paio con il -13,93% registrato il mese precedente e che conferma nuovamente la fragilità del settore. Basti pensare che, secondo l’UNRAE (l’Associazione delle Case automobilistiche estere) nel corso del 2020 il settore ha perso circa dieci miliardi di euro di fatturato, «che per le casse dello Stato – spiega il presidente dell’UNRAE, Michele Crisci – si traduce in mancate entrate in termini di IVA per 1,8 miliardi; una cifra rilevante alla quale, nell’ipotesi pessimistica di una ulteriore depressione del mercato dell’auto, si rischia di aggiungere anche la chiusura di aziende e la perdita di migliaia di posti di lavoro con i relativi danni economici e sociali». «Il dato sulle immatricolazioni di febbraio conferma la pesante condizione in cui versa il mercato dell’automotive – ha aggiunto Crisci -, una situazione critica che fa presagire un drammatico e ulteriore peggioramento quando prevedibilmente a fine marzo, inizio aprile, i fondi destinati agli incentivi saranno esauriti». Secondo l’Associazione è quindi necessario che il governo italiano prolunghi gli incentivi per l’acquisto di auto nuove. Per quanto riguarda la fiducia degli operatori del settore, a inizio 2021 il 26% degli intervistati dal Centro studi Promotor per la consueta indagine mensile prevede alti livelli di consegne di autoveicoli per i prossimi 3/4 mesi, mentre il 52% (dal 49% di fine 2020) prevede stabilità e il 22% (dal 25%) prevede un calo.