In crescita le assenze nel settore privato; pubblico più virtuoso col lavoro agile

L’impatto da quella che è stata definita la seconda ondata del Covid-19, dopo quella di marzo-aprile, è nei numeri: nel terzo trimestre del 2020 si è, infatti, registrato un vero boom dei certificati medici pervenuti all’Inps. Fra ottobre e dicembre, la crescita è stata del 22%. È, però, il valore assoluto a rendere bene l’impatto della pandemia sul mondo del lavoro: rispetto allo stesso periodo del 2020, si è passati da 5,8 milioni a 7,1 milioni. Maggiore l’impatto sul settore privato – un quarto in più – rispetto al settore pubblico (+11,2%), anche per effetto del maggiore ricorso al lavoro in presenza. Lo smart working, viceversa, ha favorito la riduzione delle malattie nel settore pubblico, cosa che non deve sorprendere più di tanto. Le attività ispettive di controllo si sono concentrate principalmente sul settore privato. Occorre osservare come si registri anche una sensibile riduzione degli abusi accertati dagli ispettori medici.