Lo ha annunciato il ministro dell’Istruzione, Paolo Bianchi

Niente prove scritte. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha annunciato cosa prevede il prossimo esame di Maturità, mantenendo la promessa fatta qualche giorno fa: «Sulla Maturità, decidiamo in settimana», aveva assicurato il ministro, parlando a La Repubblica. Detto, fatto. Niente prove scritte, dunque. Confermata anche la commissione interna. «I maturandi sono ragazzi e ragazze alla fine del loro percorso scolastico di cinque anni: dovranno preparare un elaborato ampio, personalizzato, sulle materie di indirizzo concordandolo con il consiglio di classe. Lo discuteranno con la commissione, composta dai loro insegnanti. Da qui comincerà l’esame che si svilupperà poi anche sulle altre discipline», ha spiegato il ministro, aggiungendo gli studenti non saranno ammessi automaticamente alla prova, come invece avvenuto lo scorso anno scolastico, a causa dell’emergenza sanitaria. «L’ammissione sarà disposta in sede di scrutinio finale, dal consiglio di classe», ha detto, scontentando una grossa fetta degli studenti – quest’anno, sono circa 480mila i maturandi –, che chiedono di non sostenere la prova: secondo un sondaggio realizzato da skuola.net, è il 47% degli alunni iscritti all’ultimo anno, la maggior parte dei quali sostiene che la didattica a distanza non permette una preparazione adeguata ad una prova così importante.