Due settimane per i provvedimenti urgenti, poi un’agenda di legislatura

Dopo gli ultimi incontri con la Ugl, le altre sigle sindacali e le associazioni datoriali, si delinea il percorso che il neo ministro del lavoro e delle politiche sociali, Andrea Orlando, intende seguire. Nella sostanza, si è davanti ad un doppio binario, nel solco anche di quello sostenuto a più riprese dal segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone. Il primo binario ha una prospettiva a brevissimo termine, un paio di settimane entro quale sciogliere soprattutto i due nodi della durata degli ammortizzatori sociali e del blocco dei licenziamenti. La seconda prospettiva è in un arco temporale maggiore, anche se, sempre entro la fine del mese, potrebbe definirsi in larghe linee. Il ministro Orlando ha infatti parlato di Agenda del lavoro, proprio a prospettare un percorso di riforme con il coinvolgimento delle parti sociali. Su un punto l’esponente democratico è stato chiaro: non esiste una gerarchia delle idee, per cui saranno prese in considerazione tutte le proposte che le parti sociali vorranno fare, fermo restando, naturalmente, la necessità di una sintesi fra le varie posizioni. Nel frattempo, il ministro ha anche anticipato che nei prossimi giorni potranno esserci ulteriori momenti di confronto, anche bilaterali, per sciogliere eventuali nodi che dovessero presentarsi. Particolare attenzione è stata altresì posta sulle politiche attive e la riqualificazione del personale.