Secondo il leader della Lega, che sta dialogando con tutte le forze politiche, l’occupazione e la salute sono i temi più importanti

«C’è un momento in cui bisogna deporre l’ascia di guerra dei partiti, lavorare insieme e parlare di salute e occupazione». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, spiega a Radio Capital – l’ex ministro dell’Interno è intervenuto nel corso del programma “The Breakfast Club” – la nuova linea politica della Lega, che ha deciso di sostenere il presidente del Consiglio, Mario Draghi, rinunciando alle elezioni: una via che, nel pieno della crisi di governo scatenata da Italia viva e prima dell’incarico all’ex presidente della Banca centrale europea, la Lega (e con lei il resto del centrodestra) riteneva una via percorribile. L’appello alla collaborazione lanciato dal capo dello Stato, Sergio Mattarella, non è rimasto inascoltato: «A emergenza finita, poi, continuiamo a litigare, in questo momento ci si richiede di collaborare e io ci sono», ha proseguito Salvini, invitando gli elettori e i concorrenti politici ad andare «oltre le etichette». Lui lo ha fatto: «Altrimenti io non avrei mai votato Draghi “il banchiere”». È il momento della collaborazione, dunque: «Sto incontrando e sentendo al telefono i responsabili di tutti i partiti, da Forza Italia a Renzi. Con Zingaretti, ieri, abbiamo parlato di lavoro, ci sono 140 crisi aziendali e sono ferme da mesi, il 31 marzo c’è lo sblocco dei licenziamenti: o si interviene per tempo o sarà il caos».