Per un europeo su due, la lotta alla povertà e alle disuguaglianze sociali dovrebbero figurare in cima all’agenda europea

L’Unione europea non piace così com’è ad una grossa fetta degli europei: il 44% la vorrebbe diversa. A rivelarlo è un sondaggio realizzato dal Parlamento europeo, tra novembre e dicembre 2020, con la collaborazione di Kanta. La lotta alla povertà e alle disuguaglianze sociali dovrebbero figurare in cima all’agenda del Parlamento europeo, secondo il 48% degli europei. Al netto di ciò, comunque, il 63% degli intervistati è contento che il proprio Paese appartenga all’Ue, una percentuale che scende molto tra gli italiani: con il 39%, siamo all’ultimo posto tra chi si dichiara contento di appartenere all’unione. Tanti sono quelli che sostengono che nell’Ue «le cose stiano andando nella direzione sbagliata», del resto: la pensa così il 45% degli italiani, la metà dei quali crede comunque che l’Italia ha tratto benefici in quanto membro dell’Unione europea (non è vero, secondo il 42%). Esserne parte offre diversi vantaggi, a partire da una migliore cooperazione con gli altri Paesi Ue, che figura in cima alla lista dei benefici. Inoltre, l’appartenenza all’Ue contribuisce a mantenere la pace, offre opportunità di lavoro e una voce più forte e «contribuisce alla crescita economica». Ed è proprio la situazione economica a suscitare grandi preoccupazioni, tra gli italiani: solo il 19% ritiene che le proprie condizioni di vita saranno migliori tra un anno. Non si aspetta cambiamenti il 45% mentre tre italiani su dieci sostengono che saranno addirittura peggiori. E all’Italia (complessivamente) non dovrebbe andare meglio: l’economia italiana starà peggio, secondo il 46%. Migliorerà, invece, solo per il 35%. Dall’Ue, però, potrebbe arrivare l’aiuto più grande: il Recovery Plan. Il 69% degli intervistati crede che permetterà all’Italia di riprendersi più in fretta dalle ricadute economiche della pandemia; il 26% invece non ci crede. «Il messaggio di questo sondaggio è chiaro: i cittadini europei sostengono l’Ue e ritengono sia il posto giusto per cercare soluzioni alla crisi. Ma la riforma dell’Ue è chiaramente qualcosa che i cittadini vogliono vedere ed è per questo che dobbiamo lanciare la Conferenza sul futuro dell’Europa il prima possibile», ha commentato il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, presentando i risultati del sondaggio.