I dossier industriali non attendono: da Alitalia a Mps cresce la preoccupazione. I metalmeccanici sono in sciopero a Taranto, Riva di Chieri e Torino. Tutti aspettano che il nuovo Governo prenda in mano dossier lasciati irrisolti

I tempi della politica e delle istituzioni spesso non coincidono con quelli della realtà e dell’economia, ancora di più delle crisi industriali. Ieri, mentre il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, riceveva a Palazzo Montecitorio i sindacati i quali, dalla Cgil all’Ugl, non a caso hanno chiesto di confermare lo stop ai licenziamenti e di procedere con un’urgente riforma degli ammortizzatori sociali, sono deflagrati diversi dossier dal trasporto aereo all’acciaio, passando per il credito. Come riferito dai sindacati, il commissario straordinario di Alitalia, Giuseppe Leogrande, «ha ribadito la situazione di forte criticità finanziaria dell’azienda che, in assenza dell’urgente erogazione dei fondi di ristoro previsti, pone a serio rischio l’erogazione delle retribuzioni di febbraio». In più dalla responsabile alla Concorrenza UE, Margrethe Vestager, è arrivato forte l’incoraggiamento affinché Alitalia-Ita realmente «sia una nuova società» e così anche l’avvertimento: se non fosse effettivamente nuova e arrivasse una decisione negativa sugli aiuti pubblici «il rimborso delle sovvenzioni sarebbe a suo onere». Per essere più chiari «se gli aiuti alle imprese sono considerati illegali devono essere rimborsati». Deflagrata in uno sciopero anche la vertenza ex Ilva: in una nota congiunta i sindacati di Taranto, al termine del consiglio di fabbrica convocato da ArcelorMittal per illustrare il piano industriale presentato a Roma il 12 gennaio 2021, è arrivata la rottura. «In assenza di una convocazione ministeriale che faccia chiarezza sul futuro occupazionale, ambientale e industriale del gruppo ArcelorMittal, Fim, Fiom, Uilm, Ugl Metalmeccanici proclamano 24 ore di sciopero per la giornata del 24 febbraio 2021». Modifiche organizzative unilaterali nel piano industriale da parte dell’azienda «comporterebbero di fatto un esubero strutturale e modifiche ai vigenti accordi integrativi». I sindacati hanno deciso di abbandonare il tavolo di confronto a fronte dell’indisponibilità di ArcelorMittal di entrare nel merito del piano. A Torino la curatela fallimentare di Ventures Production (ex Embraco) ha comunicato l’avvio delle procedure di licenziamento collettivo per tutti i 398 lavoratori dello stabilimento di Riva di Chieri con conseguente proclamazione di uno sciopero. Jean Pierre Mustier è uscito di scena da Unicredit, in anticipo rispetto alla naturale scadenza del mandato, nel giorno dell’approvazione dei conti 2020, chiusi con un rosso di quasi 2,8 miliardi di euro, molto al di sopra delle stime degli analisti, che prevedevano una perdita di 2,3 miliardi. Un brutto segnale per il salvataggio di Mps, a sua volta con un bilancio 2020 in perdita di 1.869 miliardi di euro (nel 2019 1033), e che, secondo l’economista e docente di Scienza delle finanze ed economia politica per l’università San Raffaele, Lucio Lamberti, rischia di diventare «una “Alitalia due”».