Dopo un’attesa di quindici mesi, via libera al rinnovo del contratto collettivo

Con un ritardo di quindici mesi, dovuto anche ad alcune impuntature delle federazioni di categoria di Cgil, Cisl e Uil, è arrivata la firma sul rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore metalmeccanico. Uno dei contratti più importanti dell’intero panorama del lavoro in Italia, in quanto si applica ad una platea di 1,6 milioni di addetti. L’aumento medio è compreso fra i 100 e 112 euro. Guardando ai punti principali, viene abolito il primo livello di inquadramento; si rafforza il contributo destinato alla previdenza complementare per i dipendenti con meno di 35 anni a partire dal 2022; si norma il ricorso allo smart working che diventa una delle modalità standard di impiego del personale dipendente. Previsto anche un intervento sul versante del contrasto alla violenza di genere, l’introduzione di clausole sociali negli appalti pubblici e il riconoscimento del diritto alla formazione permanente.