Lo sostiene uno studio che considera l’attuale andamento delle vaccinazioni
Almeno fino ad agosto del 2023. Tanto tempo dobbiamo attendere prima di raggiungere l’immunità di gregge dal coronavirus, in Italia. A stimarlo è un’analisi della Fondazione Hume, realizzata per l’agenzia di stampa ANSA, che considera l’attuale andamento delle vaccinazioni contro il virus nel nostro Paese. Lo studio ha calcolato l’indice DQP – l’acronimo DQP significa: Di questo passo –, che stima quante settimane sono necessarie per centrare l’immunità di gregge, se le vaccinazioni dovessero procedere, per l’appunto, “di questo passo”. Prima, però, un appunto: per immunità di gregge si intende una situazione nella quale ci sono abbastanza persone vaccinate (almeno il 70% con almeno 1 vaccinazione) da abbassare l’indice Rt, ci dice quante persone possono essere contagiate da una sola persona in media, al di sotto di 1, con conseguente progressiva estinzione dell’epidemia. La Fondazione Hume osserva che «all’inizio della sesta settimana del 2021 il valore di DQP è pari a 130 settimane, il che corrisponde al raggiungimento dell’immunità di gregge non prima del mese di agosto del 2023». Il target indicato dalle autorità sanitarie – immunità di gregge entro settembre-ottobre di quest’anno – è lontanissimo, dunque: per raggiungerlo, secondo la Fondazione Hume, il numero di vaccinazioni settimanale dovrebbe essere circa il quadruplo di quello attuale: 2 milioni la settimana, anziché 500 mila.