Oltre al rinnovo del Ccnl, Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno chiesto investimenti certi

Si annuncia un lunedì difficile sul versante del trasporto pubblico locale. È infatti in calendario per la giornata dell’8 febbraio uno sciopero nazionale della categoria indetto da Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cisal e Confsal della durata di quattro ore, secondo le diverse articolazioni previste a livello regionale e locale. L’astensione dal lavoro, destinata ad avere ripercussioni in diverse realtà locali sull’ingresso degli studenti delle superiori, in particolare quelli del secondo turno delle 10, si è resa necessaria alla luce del mancato rinnovo del contratto collettivo di lavoro, scaduto addirittura dal 31 dicembre 2017. Le sigle sindacali, da tempo, pongono sul piatto della bilancia non soltanto la richiesta di adeguamento salariale, ma anche l’importanza di assicurare la tenuta di un settore sempre più centrale nella vita quotidiana di milioni di cittadini. I mancati incassi di questi mesi, unitamente alle stringenti regole sul distanziamento sociale in funzione di contenimento della diffusione del Covid-19, stanno pesando enormemente su un comparto già alle prese con una crisi strutturale di lungo periodo. In un tale contesto, anche in occasione della loro recente audizione parlamentare, le confederazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno ribadito la necessità che il Piano nazionale di ripresa e resilienza preveda importanti investimenti sul trasporto pubblico locale.