Mosca risponde a Biden sul caso Navalny

Tra Russia ed Unione europea la situazione è «malsana». A dirlo è stato il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, in apertura dei colloqui con Josep Borrell, alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri, in visita nel paese. «Siamo entrambi stakeholder della regione Euroasiatica. Oggi abbiamo l’opportunità di avere una conversazione franca fra di noi, per affrontare questo punto», ha sottolineato Lavrov. Che dopo l’incontro ha poi aggiunto: la Russia «costruisce la sua vita basandosi sul fatto che l’UE è un partner inaffidabile, perlomeno in questa fase». Borrell ha ammesso che le relazioni tra i due attori sono arrivate «a un punto critico» anche a causa del caso Navalny. «Ma siamo connessi – ha aggiunto l’alto rappresentante della politica estera UE – e nonostante le nostre differenze costruire un muro di silenzio non è un’opzione». Se tra Mosca e Bruxelles i nervi sembrano tesi, non si può dire che i rapporti con Washington siano migliori. E anche qui è il caso Navalny a fare crescere le tensioni. Il portavoce del presidente Putin, Dmitri Peskov, ha dichiarato che le recenti richieste del presidente americano Joe Biden rappresentano «una retorica molto aggressiva e non costruttiva». Cosa ha detto Biden al riguardo? Ribadita la linea dura con Cina e Russia, parlando di politica estera, ieri il presidente statunitense ha anche affermato che gli Usa «non subiranno più» le azioni ostili di Mosca e risponderanno. Quanto a Navalny, secondo Biden, «dovrebbe essere rilasciato immediatamente e senza condizioni». Ma dal portavoce del Cremlino giunge l’indomani una risposta forte e chiara: «I messaggi che suonano come ultimatum per noi sono inammissibili».