I sindacati di categoria chiedono di accelerare, senza perdite di tempo

La situazione diventa sempre più allarmante: senza le risorse promesse, gli stipendi di febbraio difficilmente potranno pagarsi, visto anche il perdurare della crisi da Covid-19 che ridotto il trasporto aereo ai minimi termini. Le federazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl sono compatte nel chiedere un intervento urgente e il rispetto di quanto promesso, pena il fallimento di Alitalia e del tentativo di far rinascere la nostra Compagnia di bandiera sotto il nuovo vessillo di Ita. Il contesto in cui ci si sta muovendo è oggettivamente molto fragile. Da una parte l’attuale commissario straordinario, Giuseppe Leogrande, che spinge per un nuovo bando, procrastinando la vendita degli asset, dall’altra il ministero dello sviluppo economico e la stessa Ita che, almeno a parole, vorrebbero accelerare e il ministero del tesoro che assiste. «In ogni caso – chiariscono le sigle di categoria – se si dovesse riformulare un nuovo bando di gara si allungheranno di molti mesi i tempi per l’avvio della newco Ita e l’amministrazione straordinaria avrà bisogno di nuovi fondi». Il rischio di non avere la liquidità sufficiente per pagare gli stipendi e far volare i pochi aerei che ancora hanno mercato diventa, quindi, sempre più concreto e devastante, considerando che fra occupati diretti, oltre 11mila, e indiretti la crisi Alitalia avrebbe effetti su circa 40mila lavoratori e lavoratrici.