Far viaggiare persone e merci rimane un imperativo categorico, ma manca lo spunto decisivo

La terza missione del Piano nazionale di ripresa e resilienza guarda alle infrastrutture, in un’ottica di mobilità sostenibile, con un investimento complessivo di poco inferiore ai 32 miliardi di euro, di cui 28,3 destinati alla prima componente, quella relativa all’alta velocità ferroviaria e alla manutenzione stradale 4.0. Tale componente prevede interventi di rafforzamento dell’alta velocità sulla direttrice sud verso Bari e poi Palermo-Catania-Messina e i primi lotti della Salerno-Reggio Calabria e della Taranto-Potenza Battipaglia. Interventi di modernizzazione sono in programma sulle linee regionali sempre del Mezzogiorno, favorendo inoltre una maggiore integrazione ferro/gomma pure sul versante del trasporto merci e del trasporto aereo e marittimo. Si punta inoltre a rafforzare la sicurezza di tutti i trasporti. Nel complesso si rimanda, ad integrazione, all’allegato al Documento di economia e finanze approvato nel consiglio dei ministri del 6 luglio 2020. Strumenti digitali saranno utilizzati per migliorare il monitoraggio della rete stradale, in particolare la sicurezza dei tratti autostradali, con un controllo da remoto della stabilità di ponti, viadotti, gallerie; si citano in particolare, le autostrade A24 e A25 da Roma verso L’Aquila, Teramo e Pescara. La seconda voce della missione riguarda l’intermodalità e la logistica integrata, che quotano 3,68 miliardi di euro. Sono due i pilastri su cui poggia questa parte del Piano nazionale di ripresa e resilienza. In primo luogo, il progetto integrato porti d’Italia, con una serie di interventi sugli scali principali su varie questioni (ultimo miglio ferroviario; resilienza ai cambiamenti climatici; accessibilità marittima; aumento della capacità portuale; efficientamento energetico e ambientale dei porti dello stretto di Messina), alle quali si aggiungono interventi di sostenibilità ambientale (green ports) e di elettrificazione delle banchine (cold ironing). Il secondo obiettivo è rappresentato dalla digitalizzazione dei sistemi logistici del Paese, aeroporti inclusi.